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Il “Grande Carro” Wilt Chamberlain

Michael Jordan, lo conosciamo tutti, ovviamente, potremmo, quasi senz’ombra di dubbio, sancire che è stato il più forte ed il più completo giocatore di basket di ogni tempo e che probabilmente, nessuno lo eguaglierà.
Il suo impatto mediatico e sociale come simbolo, non solo sportivo è stato fortissimo, ma oggi, non vogliamo parlare di Jordan, ma di un altro signore che, forse alcuni hanno dimenticato, ma che detiene ancora oggi, il record di punti segnati in una singola partita di basket professionistico e che, durante i suoi anni di attività, come Jordan, diventò una sorta di star, non solo dello sport, ma anche, in certo modo, della società; stiamo parlando di Wild Chamberlain, soprannominato “ The Big Dipper ”, il grande carro, riferendosi alla costellazione dell’Orsa Maggiore.

Wilt Chamberlain con la maglia dei Lakers
Wilt Chamberlain con la maglia dei Lakers

Il suo record, ancora imbattuto è quello famosissimo di 100 punti segnati in un singolo incontro ed un altro, forse non noto a tutti, di 55 rimbalzi catturati. Potremmo citare statistiche di gioco, date, squadre in cui il nostro Wilt ha militato, ma non lo faremo, troppo monotono e troppo manualistico, noioso, semplicemente diciamo che Wilt, durante la sua epoca è stato un personaggio che per popolarità, si avvicinò ad icone dello spettacolo e della storia americana, quali Elvis o James Dean per la sua fortissima personalità. Wilt infatti non solo eccelleva sul parquet, dove dette prova di un modo di giocare estremamente fisico ma anche tecnico, strabiliante per la sua epoca, ma anche nella vita privata era uno che lasciava il segno.Donnaiolo incallito, amante della bella vita, del lusso frenato, delle auto sportive era un soggetto tutto particolare, non certamente inquadrabile secondo gli stardard dell’atleta che va a letto presto la sera, mangia sano e non salta un allenamento, lui di allenarsi in fondo, non ne aveva tanta voglia, ma poteva permetterselo. Si dice che ebbe qualcosa come 20.000 amanti nella sua vita e che nella sua abitazione, davanti alla porta della stanza da letto, fosse installato un semaforo le luci del quale, dovevano regolare il traffico delle donzelle di turno in entrata, bene quella luce era sempre verde. Una volta si lanciò alla folle velocità di 300 km/h con la sua Corvette quando il limite era 120, solo per vedere cosa si provava, si narra di sue prove di forza al limite dell’umano, come quando, durante le pause delle riprese del film Conan il Barbaro nel quale Wilt apparse, sollevò con una sola manao Schwarzenegger o ancora, quando afferrò un giaguaro per la coda, scaraventandolo a vari metri di distanza. Per una scommessa riuscì a prendere un dollaro posizionato nella parte alta del tabellone del canestro ed una volta sollevò un carrello di 300 kg che bloccava un’ascensore. Wilt era una forza della natura, con i suoi 2 metri e 16 e 125 kg di peso, avrebbe potuto mettere al tappeto gente come Muhammad Alì, avrebbe potuto essere un corridore ed eccellere in qualunque disciplina sportiva con i suoi mezzi atletici. Lui sul campo, nonostante la sua mole, danzava, ma all’occorrenza combatteva e nessuno poteva tenergli testa. La sfera nelle sue enormi mani era come un’arancia che Wilt maneggiava con destrezza e depositava nel cesto con una grazia ed una facilità sconcertante, per gli atri sconcertante, per lui, semplice routine. Frequento personaggi simboli della storia e della cultura americana come Malcolm X, Ray Charles,lo stesso Alì, tanto che Edgar Hoover capo dell’FBI, lo faceva controllare per paura che il suo stile di vita, potesse influire negativamente sull’opinione pubblica degli afro americani. Militò negli Haralem Globetrotters, nei Philadelpia Warriors, nei San Francisco Warriors, poi ancora nei Philadelpia 76ers ed infine nei Lakers. Sfidò i più grandi della sua epoca, uno su tutti Bill Russel, altra leggenda del basket. Bene ragazzi, quindi , detto ciò, la considerazione da farsi è la seguente: in ogni campo, che sia arte, spettacolo, cultura, vi sono dei personaggi notevolissimi, eccellenti, ma solo alcuni diventano leggende e rimangono leggende, non necessariamente, per essere stati i più bravi nei loro ruoli, ma semplicemente perchè erano dei personaggi, delle icone. Wilt era una di queste come Jordan, più di Jordan, forse.