Travels

Da Irkutsk a Ulan-Udé

Di Giulio Valli 

#DayTwentyEight -> Irkutsk 🇷🇺

“Il lago: la sua capacità di aspettare supera il desiderio di arrivare fino al mare.”
(Fabrizio Caramagna)

Lascio cadere lo zaino e mi stendo sulla riva sassosa del lago. Fiuto la brezza che porta con se un odore sgradevole, ma ad ogni modo intrigante, di pesce essiccato. Due bimbi si rincorrono senza sosta mentre il sole gioca con Baikal, il quale, con noncuranza, domina la scena mostrando sfavillanti riflessi argentati. Dopo aver:
1) rifiutato una proposta di nozze
2) ammirato i timidi colori dell’alba farsi coraggio
3) stretto la mano a un francese dallo zaino due volte il mio
4) dato il buongiorno alla stazione di Irkustk, crollo in un istante.

Baikal sei bellissimo ma io ho sonno. Onesto romanticismo.

irkutsk

#DayTwentyNine -> Irkutsk 🇷🇺

“Certo, certissimo, anzi probabile.”
(Ennio Flaiano)

Ho avuto un professore che a tratti ricordava Robin Williams. Fisionomia certo, ma anche una certa dose di stravaganza. Non è mai balzato sulla cattedra invitandoci a cambiare prospettiva, ciononostante mostrava il suo originale punto di vista come meglio poteva ed arricchiva le lezioni con racconti interessanti. “Quando arrivi a Las Vegas due cose ti colpiscono, la prima è il caldo soffocante e la seconda è la presenza di slot machine e roulette ancor prima di raggiungere la zona per il ‘recupero bagagli’. Quell’aeroporto è stato studiato, progettato ed infine costruito con il vile intento di permettervi di spendere tutto il vostro tempo, e non solo, nel gioco, dal primo all’ultimo istante.”

Purtroppo il professor Zucca di professione non faceva il cantastorie e il resto della mattinata fu impiegato per dimostrare l’inconvenienza del gioco matematicamente parlando. Attualmente mi rammarico di non aver prestato altrettanta attenzione a questa parte. Mi rivolgo a voi:
Sapete dirmi con buona approssimazione qual è la probabilità per uno studente che si sta recando in Cina in “Erasmus” di incontrare una collega tedesca, nelle vicinanze di un lago siberiano, la quale ha pensato di trasferirsi nella stessa università, utilizzando il medesimo mezzo di trasporto?!

Professor Zucca avessi il suo contatto Facebook la taggherei per ottenere risposta, in cambio le potrei raccontare le prime due cose che colpiscono del lago di Baikal: la presenza di un numero di auto con guida a destra pari a quelle con guida a sinistra e la profondità del panorama osservato da qui.

#lotagghichipuo

#DayThirty -> From Irkutsk 🇷🇺 to Ulan-Udé 🇷🇺

“E’ ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”
(C.Baudelaire)

Un libro, un altro libro, un terzo libro, una graffetta, una maglietta con una citazione al limite del legale, un’altra con un’impronta, una bussola accompagnata da un biglietto “se ti perdi punta il sud: troverai sempre una porta aperta”, un diario, una pipa con tutti gli accessori del mestiere, una cover, una bottiglia di Cognac, una scatola di cioccolatini, un disegno, diverse lettere, un cappellino, una felpa, una spilla, La Pecora Nera. Ecco che cosa ho in quello zaino enorme. Mi è stato regalato di tutto, persino la citazione di oggi mi è stata affidata lungo questo viaggio. Grazie. A tutti quanti.

Un libro dei tre è di Ettore Sottsass. “Foto dal finestrino” non è null’altro che la raccolta di “ventotto istantanee – e altrettante paradossali didascalie – di un mondo nascosto, che nessun altro ha saputo vedere.”

Ora sono ventinove. È stata rubata appunto dal finestrino. Un istante di gioia immortalato per caso mentre il treno prendeva velocità, lasciando la stazione alle spalle. Amo le stazioni. La didascalia non serve.

La regalo a voi nella speranza vi piaccia.

MAMMA VADO IN ERASMUS 🇮🇹🏃🏻🇨🇳

#mammavadoinerasmus
#notrainnogain
#roadtobeijing