ArticoliBasketPallacanestro ReggianaSenza categoriaSerie A BekoUltimissime

Grissin Bon, le risposte del Forum

Palla a due sabato al Forum
Sono tante le risposte trovate dai biancorossi sabato sera al Forum di Assago

Ci rivediamo a giugno. Si salutano così Reggio e Milano dopo lo scontro al vertice che sabato sera ha visto l’EA7 vincere la sfida che con tutta probabilità le farà dormire sonni tranquilli lassù in vetta per un altro mesetto prima dell’apertura delle danze al gran ballo finale. Ma le due contendenti non se le son mandate a dire e al Forum se le son date di santa ragione senza lesinare colpi ed energie. Ne è venuto fuori un match godibile vinto dai padroni di casa per piccoli dettagli. Ma vediamo quali risposte ci ha fornito questa sfida tanto attesa.

REGGIO SE LA GIOCA – Questa è la risposta più importante. C’era tanta curiosità di rivedere contro queste due grandi contendenti in uno scontro diretto dopo che in questi mesi Menetti e Repesa avevano avuto tempo e spazio per avvitare bulloni e oliare i meccanismi delle loro monoposto. Si voleva capire quale era la reale distanza di valori sul campo fra la corazzata milionaria milanese e la sbarbata Reggio Emilia con i suoi sogni di gloria e la tanta voglia di rivivere le notti magiche dei play off 2015. Beh, seppur la sfida sia andata in scena a ranghi ridotti con l’EA7 che ha dovuto mischiare le carte forzatamente per il forfait di Cinciarini e volutamente per il turnover della stella Sanders e la Reggiana che ha dovuto lasciare ancora ai box Big Darius oltre a Stefano Gentile, la risposta è stata chiara. Siamo lì. Se sulla carta Milano non ha rivali, la voglia e l’energia di Reggio colmano il gap. La Grissin Bon se la è giocata ad armi pari fuori casa, sul parquet più difficile d’Italia, senza timori reverenziali e mostrando le stimmate della grande squadra che non ha paura di nessuno. Ha risposto colpo su colpo ai milanesi cercando di sferrare invano il ko decisivo. E a 100 secondi dalla fine era ancora lì con la sesta tripla siderale di “Steph Della Valle”, la più bella, che aveva riacciuffato la parità a quota 78. Poi un paio di ingenuità e di episodi girati per il verso sbagliato sono costanti i due punti, ma se i biancorossi dovevano giocarsi il bonus è stato meglio tenerselo in tasca per poi calarlo quando conterà davvero.

MUSCOLI E CENTIMETRI NEL PITTURATO – E’ stato indubbiamente il fattore chiave dell’incontro. Repesa sapeva di avere un vantaggio tecnico e atletico “in the paint” e lo ha sfruttato appieno. La partita l’ha vinta lì. Con un predominio indiscusso dell’area che gli ha consentito di tenere salda la bussola del match nonostante le sfuriate biancorosse trascinate da Amedeo. La fisicità di Milano per l’appunto, che ha costretto Reggio a girare troppo lontano dalla zona colorata e a prendere 27 conclusioni dall’arco dei tre punti (fra l’altro con il 48% di realizzazione) contro 33 da due punti (dove ha tirato non casualmente peggio, col 45%). Una sproporzione nelle scelte di tiro che alla resa dei conti sono costate care alla Grissin Bon nonostante l’ennesima brillante prestazione balistica dalla distanza lunga. Ma il basket è sport elementare per certi versi e tante volte fare canestri semplici paga maggiori dividendi. La fisicità di Milano per l’appunto, che le ha consentito, arbitri o non arbitri, di andare in lunetta per 34 tiri liberi contro i 12 dei reggiani. Perché quando sei grande e grosso sul contatto è più facile sentire entrare aria nel fischietto. E capite bene che, in una sfida punto a punto, questo fattore ha fatto pendere l’ago della bilancia. Un plauso comunque a Reggio che nonostante la fisicità di Milano ha vinto la battaglia a rimbalzo 33 a 29 (lasciando inoltre sul campo solo 4 rimbalzi offensivi), dimostrando un upgrade di attitudine mentale in un fondamentale che era stato un tallone d’achille tante volte quest’anno. Se ci sarà una “bella” Reggio potrà spendere la carta Big Darius che forse le aggiungerà una dimensione più profonda ma sicuramente la fisicità sarà un fattore decisivo, soprattutto se dovessero saltare tecnica e tattica e diventasse una battaglia di nervi.

UP & DOWN – Linearità. La Grissin Bon in questo ultimo mese di lavori in corso deve cercare di trovare linearità nelle sue partite. Il sapere tenere il pallino del match anche nei momenti bui della contesa e riuscire a contrastare i break degli avversari evitando di dilapidare in un amen i vantaggi costruiti con fatica. Sabato più volte Reggio ha vissuto momenti in cui sembrava essere sul punto di spiccare il volo giocando meglio degli avversari e prendendo per mano l’inerzia del match. Poi uno, due giocate negative e in un attimo ci si è ritrovati a rincorrere nel punteggio e a dover riscalare la montagna. Ecco, questo è un grande punto di attenzione su cui lavorare per costruire una solidità mentale vincente. In quest’ottica ci sono da limitare le 19 palle perse. Troppe. Alcune addirittura sanguinose. Non è un caso che quando si alza l’asticella il playmaking tende ad andare in apnea. Ma questo è un punto non trascurabile, se si hanno sogni di gloria una pezza in una maniera o nell’altra bisognerà metterla.

EMOTIONALITY – Le squadre di Max hanno sempre un grande pregio, anzi un punto vincente. Il saper cavalcare l’emotività. Sapere trovare forza dal gruppo quando c’è l’appuntamento che conta. Uno per tutti. Tutti per uno. Questo il piccolo grande segreto dei suoi spogliatoi. Milano ha un talento smisurato per chiunque in Italia. Ma ha tante personalità forti. Ha tanti giocatori che amano stare sul parquet. Se Reggio sarà brava a portare gli equilibri di Milano al punto di rottura può fare esplodere la polveriera e far saltare il banco. Se invece le personalità meneghine sapranno imporsi (come ad esempio sabato quelle di Simon, e a tratti di Batista e Kalnietis) l’EA7 potrà andare a briglie sciolte.

IL FENOMENO – 25 di media col 61% da tre. Queste le cifre da far sgranare gli occhi del cavallo purosangue da Alba nelle ultime tre allacciate di scarpe. Forse il nuovo ruolo forzato di portatore di palla, pur restando non il suo mestiere, lo rende caldo come una stufa facendogli perdere il vizio di uscire mentalmente dal match. Fatto sta che Della Valle a Marzo è in crescita esponenziale e si sta ergendo a finalizzatore principe dei biancorossi. Lo ripetiamo: si sta consacrando una stella. Se spicca definitivamente il volo Reggio sogna ad occhi aperti.

Certezze e spigolature da limare. Questi dunque i verdetti della notte al Forum. Menetti ha preso appunti e in questo ultimo mese ci si tirerà a lucido per provare a stupire di nuovo.