Pallacanestro Reggiana

Ju Ju riaccende il sogno

(a cura di Luca Sanibondi)

Boom! Eccolo, in una sera di fine estate, il colpo che oramai nessun aficionados biancorosso si azzardava neppure più a pensare è diventato tutto d’un tratto realtà. Un colpo che ha rappresentato un sogno lungamente cullato e rincorso invano per tutta la lunga estate dei canestri reggiani prematuramente iniziata già a metà maggio. Trattativa ripetutamente dichiarata non percorribile e fuori budget dall’entourage biancorosso, che ha invece sapientemente lavorato sotto traccia ed estratto il coniglio dal cilindro al momento opportuno, riportando lungo la via Emilia l’ennesimo campione con la C maiuscola. Perché Ju Ju, oltre ad essere un grande personaggio, è un pezzo da novanta non solo per la Grissin Bon che sta nascendo ma anche per l’intero campionato italiano. Con Manu Markoishvili, altro botto firmato via Martiri della Bettola, va a comporre uno dei tandem di stranieri migliori ed intriganti del massimo torneo nazionale, tandem che rappresenterà la spina dorsale, per carisma e leadership tecnica, della Pallacanestro Reggiana 2.0 costruita sotto l’ombrellone.

Restart. Così è stata ribattezzata la campagna abbonamenti e più in generale dipinta l’annata biancorossa che verrà. Ma per ripartire, o meglio ricostruire, facendo tabula rasa col recente passato, era necessaria programmazione e pazienza. Doti che il DS Frosini non ha certamente lesinato durante questo lungo mercato estivo che vediamo di ripercorrere insieme, per capire meglio la nuova creatura biancorossa, suddividendolo idealmente e temporalmente in tre fasi:

LA NUOVA MEGLIO GIOVENTU’ – Giovani e ambiziosi. Questi i connotati del nuovo nucleo italiano biancorosso. Conclusi i contratti pesanti con buona parte dell’ultimo zoccolo tricolore che aveva accumulato un po’ troppe tossine, Reggio ha pescato subito a giugno dal sommerso della Legadue e dal college a stelle e strisce selezionando oculatamente talenti che in prospettiva triennale possano diventare giocatori azzurri di prima fascia. Ed allora ecco i vari Mussini, con le spalle irrobustite da due anni spesi oltreoceano, Candi, sottratto alla F scudata bolognese grazie ad un buyout a cinque zeri, e De Vico, verdissimo capitano e faro di un Angelico Biella rivelazione della scorsa Legadue. Sistemata così la regia, forse un po’ acerba ma sicuramente di belle speranze e notevole potenziale, ed innestato in ala piccola un gregario di qualità.

CONFERME & SCOMMESSE – Scorrono le afose settimane di luglio e Reggio attende sorniona alla finestra per muoversi con dei blitz quando serve. Dopo la missione a Las Vegas si rifirma Reynolds che con il già confermato Cervi va a ricomporre una coppia di chili e centimetri nel pitturato. Si scommette una fiches su Nevels, combo USA con notevoli cifre collezionate nelle seconde leghe iberiche ma che vede il canestro e con un carattere da leader umile che si deve ancora affermare. Si chiudono le fondamenta con l’estone Vene, ala di buon pedigree est-europeo, notevole potenziale mai esploso completamente ma ottima pedina da cast di supporto.

I TRE TENORI – Si arriva al raduno di metà Agosto fra dubbi e ambizioni smorzate. Il telaio sembra ben imbastito ma mancano gli elementi di qualità che possano far spiccare il volo. Reggio aspetta che il mercato venga da lei visto che quest’anno non ha a disposizione un budget per poterlo aggredire. Il primo colpo, che poi è una riconferma ad un certo punto però tutt’altro che scontata, porta il nome di Amedeo Della Valle. E’ rimasto. Con nuovi stimoli. La bocca da fuoco indiscussa dal perimetro sarà lui. Dovrà dare punti e leadership. Ma il meglio deve ancora venire. Perché con un abile mossa di mercato Frosini mette gli occhi su di un atleta georgiano che a condizioni normali sarebbe in pianta stabile in club di Eurolega. Manuchar Markoishvili. Reggio lo studia, lo abbocca e poi lo firma senza escape. Gran colpo, perché all’inizio ci sarà forse da fargli riprendere a dare del tu al parquet, visto l’anno fermo ai box, ma alla lunga il valore aggiunto che può dare a questo gruppo sarà esponenziale. Sul campo sa fare sempre la cosa giusta al momento giusto. Leader chirurgico perfetto da inserire in una squadra con buona chimica di base. Prenderà il testimone del lituano da Vilnius. La squadra inizia positivamente la pre-season ma manca ancora l’ultimo spot da riempire. Il budget a disposizione sembra esiguo ma fine settembre è tempo di saldi per il mercato del basket e il visto dell’Eurocup resta buona merce di scambio. E così, quando tutto tace, arriva il botto che riaccende del tutto i sogni biancorossi. Julian Wright. Il barba biancorosso is back! Tassello perfetto per completare il nuovo puzzle. Lungo eclettico con tiro perimetrale e play occulto costruttore di gioco. Aggiungerà pericolosità ed atletismo sotto le plance aprendo il campo ai tiratori e supportando la scommessa verde in regia. Leader dentro e fuori dal rettangolo da gioco. Difficile trovare di meglio.

Ora dunque la parola passa al parquet, ma la fiammella del sogno è stata riaccesa, con la consapevolezza che anche quest’anno Reggio potrà dire la sua e farci divertire.

Restart, Reggio!