Pallacanestro Reggiana

Grissin Bon – EA7 Milano: il pagellone di Bondi

MVP indiscusso del match: Pietro Aradori
MVP indiscusso del match: Pietro Aradori

Pazzesca. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la serata magica bolognese in cui una Grissin Bon decimata dagli infortuni stende la corazzata milanese EA7 nel remake della finale scudetto 2016. Pazzesca per la splendida cornice di pubblico dei 5.700 che hanno gremito un Paladozza a tinte biancorosse. Pazzesca perchè Reggio ha vinto rimontando da un -17 iniziale in cui tutto lasciava presagire ad un de profundis. Pazzesca perché sono ben 91 i punti messi a referto dagli uomini di Menetti grazie ad un Aradori tarantolato (26) ed alla sfacciataggine dei suoi baby chiamati a rimpiazzare i grandi assenti. Finisce 91-87 nel tripudio generale e con una final8 di coppa Italia nel cassetto. Ma vediamo nel dettaglio le prestazioni dei reggiani:

 

#4 Pietro Aradori

One man show. Il Miracolo di Natale biancorosso è griffato Pietro Aradori. Secondo quarto di onnipotenza cestistica assoluta che rivolta il match come un calzino e comicia a far credere ad un Paladozza in delirio che il sogno è possibile. Completa la serata magica con un paio di canestri dal peso specifico assoluto che respingono al mittente le velleità milanesi di riacciuffare la partita. Prestazione che si colloca direttamente come pezzo pregiato nella cineteca di via Martiri della Bettola. Capitano e leader vero.

Voto 8,5

 

#5 Derek Needham

Fa il Della Valle nella serata del grande assente. Esce dal tunnel nero in cui si era infilato a Dicembre con una gara da fromboliere di razza che esalta Reggio e la spinge al successo. Le sue rasoiate prima svegliano i biancorossi dal torpore iniziale poi sono sanguinose sciabolate nel cuore meneghino. Si accende e si esalta col clima da corrida. Ogni tanto perde un po’ troppo la maniglia ma stavolta chiudiamo un occhio perché il suo contributo offensivo è troppo decisivo.

Voto 7,5

 

#6 Achille Polonara

Doppia doppia da 13 rimbalzi per Achille piè veloce che dopo una partenza in sordina in cui soffre eccessivamente Dada Pascolo si rivela decisivo nel finale quando tramortisce i milanesi alle corde sferrando i colpi del KO. Unisce tanto lavoro sporco e duttilità su ambo i lati del campo.

Voto 7

 

#7 Delroy James

Il brutto anatroccolo per una sera diventa un cigno nero. Tremendamente utile grazie alla sua fisicità per contrastare il tonnellaggio ospite nel pitturato. Non a caso è in campo nei quintetti atipici di Reggio che sterzano la partita chiudendo con il plus/minus più alto dei suoi a +18. La dea bendata è beffarda e lo ferma proprio sul più bello ma in una gara da trincea come questa ha saputo esprimere il meglio di sè.

Voto 7

#9 Andrea De Nicolao

Sudore e grinta. De Nick si butta nella mischia e non si risparmia nella bagarre del Paladozza. Sforna un paio di assist al bacio conditi da una tripla preziosa. Utile alla causa.

Voto 6,5

 

#10 Federico Bonacini

Senza paura. L’ultimo arrivato dalla cantera biancorossa si getta sul parquet senza timori reverenziali contro i campioni dell’Olimpia. In difesa è un francobollo e in attacco ha la faccia giusta iscrivendosi pure a referto. I venti minuti che tiene sul parquet senza pagare dazio sono un valore addizionale pazzesco per le rotazioni di Menetti risultando uno scacco matto per preservare i minutaggi delle star per il gran finale dove infatti Reggio non ci arriva con la lingua lunga. Bravissimo.

Voto 7

 

#12 Arturs Strautins

Fresco di rientro dagli europei di categoria appare rinfrancato e getta in campo intensità e fisicità. Sommato a Bonacini il suo minutaggio riempie quello di uno degli spot degli esterni e nessuno si è accorto degli assenti. Bene così.

Voto 6

 

#14 Riccardo Cervi

Vince il duello con i temuti lunghi milanesi pur non nella sua migliore serata. Costretto ad un rientro forzato negli spogliatoi durante la gara riesce comunque ad andare in doppia cifra. Nel finale è decisivo nel chiudere il ferro in un paio di occasioni e nel trovare punti d’oro.

Voto 6,5

#15 Sava Lesic

Buon lavoro soldato Sava. Non si fa spaventare dai chili milanesi lottando su ogni pallone. Trova finalmente un paio di triple pesanti che rendono giustizia alla sua cifra tecnica. Rincalzo di lusso che sfiora la doppia cifra.

Voto 6,5