Pallacanestro Reggiana

Grissin Bon – EA7 Milano: il pagellone di Bondi

Cocente delusione ieri al Palafiera di Rimini dove la Grissin Bon gioca una gara gagliarda contro l’EA7 ma cede di misura nel finale (84-87) proprio quando il popolo biancorosso era pronto a festeggiare una storica finale di Coppa Italia. Molto bene De Nicolao ed Aradori, ben coadiuvati dai due neri sotto le plance. Ma vediamo nel dettaglio le prestazioni dei reggiani:

 

#4 Pietro Aradori

Illude che Reggio possa fare l’impresa. Tirato a lucido per il palcoscenico che conta il cagnaccio sfodera una gara da capitano vero con ottima precisione dal perimetro (4/5 da 3) e tanta leadership. Peccato che la sfera caliente non gli arrivi in mano nei possessi che decidono la contesa. Ci mette la faccia nel post partita dichiarando apertamente senza peli sulla lingua che abbiamo regalato una partita che si meritava di vincere. Bravo.

Voto 7

 

#5 Derek Needham

Che dire, ragazzi. Il playmaking non è un optional, soprattutto a certi livelli. E al buon Derek viene chiesto di fare un mestiere che non è affare suo. Nel finale con Kaukenas in panchina deve tessere gioco quando l’adrenalina scorre a mille nelle vene ma le sue palle perse sono pugnalate ai sogni di tutta Reggio. La partita gira proprio lì sotto gli occhi increduli degli oltre 2.000 reggiani accorsi in Romagna. Non basta a salvarlo una tripla pesante nel finale ed una gara in doppia cifra con buone percentuali al tiro.

Voto 5

 

#6 Achille Polonara

Soffre e sbuffa Achille non entrando mai in ritmo e giocando una sfida remissiva contro i lungagnoni milanesi. Pascolo stravince lo scontro diretto tanto che Menetti gli preferisce Williams nei possessi decisivi. Assolutamente da ritrovare.

Voto 5

 

#7 Jalen Reynolds

Il ragazzone del Michigan entra sempre più nel cuore dei fan biancorossi con un’altra gara di spessore contro i chili ed i centimetri milanesi. Mannaggia per quel brutto vizio di non riuscire a gestire i falli ma quando la pantera nera è sul parquet la profondità del quintetto reggiano assume un’altra dimensione. Deraglia un po’ nel finale ma è fondamentale per gli equilibri tattici del match.

Voto 6,5

 

#8 Amedeo Della Valle

Gara non scintillante per ADV che tira con percentuali sporche dal campo ma subisce tanti falli e dalla lunetta si conferma rigorista. Peccato perché non riesce mai ad accendersi del tutto entrando in striscia. Ma la sua doppia cifra a referto è oramai una certezza.

Voto 6

#9 Andrea De Nicolao

L’uomo in più che non ti aspetti. Le sue triple nei momenti topici dell’incontro sembrano spingere Reggio a tagliare il traguardo del grande sogno. Lubrifica a dovere il motore della monoposto biancorosso trovando le giuste chiavi della partita ma viene relegato in panchina proprio sul più bello quando è caldo come una stufa.

Voto 7,5

 

#12 Arturs Strautins

Male. Gioca solo due minuti da “quattro” a fine secondo quarto in un quintetto sciagurato che dà un calcio a tutto il latte munto faticosamente durante tutto il primo tempo. E’ uno dei break sanguinosi che pesano come macigni sull’economia, anche psicologica, della partita.

Voto 5

 

#13 Rimantas Kaukenas

Non ha lo smalto di giovedì e paga la seconda gara in pochi giorni. L’highlander baltico segna il canestro del +6 a una manciata di giri di lancette dal gong che sembrava aver lanciato Reggio nel rush finale ma poi perde una palla non da lui che lo fa risiedere in panchina. Noi non avremmo comunque mai rinunciato a lui in un finale punto a punto dove c’era da raffreddare un pallone rovente.

Voto 6

 

#14 Riccardo Cervi

Falloso sin da subito Ricky non riesce mai ad avere impatto sul match. Entra ed esce dal parquet senza graffiare e subendo sistematicamente i centimetri meneghini.

Voto 5,5

#19 Jawad Williams

Mani da pianista e piedi da ballerino. Il giramondo Jawad non ha timori reverenziali e gioca una gara d’impatto con letture e spaziature da personaggio navigato dimostrando che la sfera la sa trattare alla grande. Altro acquisto azzeccato che sistema a dovere una front line biancorossa che ora fa paura. Da registrare la sua intesa coi compagni nella ripresa ma il quintetto coi due mori sotto le plance ora può reggere l’urto contro chiunque.

Voto 6,5